Denaro e potere
Notiziario di Telepace – mercoledì 4.2.2004
Denaro e potere
servizio di don Diego Acquisto
“La ricerca e l’accumulo irresponsabile del denaro e del potere, la disubbidienza spesso considerata una virtù e segno di autorealizzazione, il disprezzo della castità e la glorificazione delle devianze sessuali, stanno mettendo a dura prova la civiltà cristiana”.
E’ la denuncia lanciata dal vescovo ausiliare di Bologna, mons. Ernesto Vecchi, nell’omelia pronunciata durante la celebrazione liturgica presieduta nella Cattedrale di San Pietro in occasione dell’VIII Giornata della vita consacrata. Una denuncia riportata dalle agenzie di stampa ; una denuncia che colpisce per la precisione e lucidità di sintesi dei mali del nostro tempo, curabili con una riflessione adeguata sulle “vocazioni di speciale consacrazione che sono un dono per la Chiesa e per la società, perché indicano la via della sequela radicale di Cristo”, come àncora di salvezza in mezzo alle tempeste della vita e offrono le coordinate giuste per non smarrire la strada.
Il denaro ed il potere, quando l’uno è finalizzato all’altro, in un intreccio perverso, costituiscono in particolare una miscela singolarmente esplosiva, generatrice poi di tutti gli altri mali dell’ odierna società.
La riscoperta del dono della “vita consacrata come profezia e speranza” è davvero forse l’unica prospettiva valida per cogliere il senso del tempo e l’orizzonte integrale della vita e scegliere nella vita ciò che è essenziale. Per i cristiani la consapevolezza di un impegno nuovo di servizio, con l’annuncio e la testimonianza integrale del Vangelo della carità, nella riscoperta del rapporto inscindibile tra evangelizzazione e carità. Una riflessione questa, nel giorno in cui dall’Università Cattolica di Milano è stato presentato il documento sull’anno europeo delle persone disabili, frutto dell’intesa fra le associazioni, sorte per sostenere l’attività, la ricerca e le iniziative degli enti e delle istituzioni che si dedicano all’assistenza dei disabili. Un documento che intende porre in primo piano le problematiche rimaste irrisolte in tema di handicap: la mancata definizione di un capitolo di spesa per l’integrazione sociosanitaria nel Fondo sociale nazionale, sul versante disabilità.
Denaro e potere: da una logica di intreccio perverso, bisogna coraggiosamente passare ad un’ottica nuova di servizio per la tutela della dignità della persona, anche con la creazione – come auspica il documento dell’Università Cattolica di un Osservatorio nazionale sulla disabilità in grado di monitorare i risultati di sperimentazioni locali e di assumerli a modello per definire livelli essenziali d’intervento a livello nazionale. Con l’impregno anche che viene chiesto al Governo ed alle Regioni a creare un testo unico legislativo sulla disabilità, che renda esigibile, concretamente, il diritto dei portatori di handicap alle cure e a una vita dignitosa.
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