BUON 2004
BUON 2004
Prima di fare gli auguri per il nuovo anno che inizia, è consuetudine tracciare un consuntivo dei 12 mesi che ci lasciamo alle spalle. Una tradizione che anche noi abbiamo rispettato con gli editoriali di fine anno del nostro pro-direttore Don Diego Acquisto.
Ma, quanto accade oggi lontano dal nostro territorio, lontano dall’Italia e a volte dall’Europa, ci obbligherebbe ad uscire dai confini domestici poiché si tratta di eventi, a volte drammatici, e che comunque hanno conseguenze sulla vita di tutti gli abitanti di un pianeta che il processo di globalizzazione e le nuove tecnologie rendono sempre più piccolo.
Forse allora è più opportuno ricordare alcuni momenti significativi della nostra esperienza locale dai quali trarre vigore spirituale e segni di speranza per affrontare le sfide di un futuro che si presenta sempre più complicato.
In questo senso può essere utile ripensare alle migliaia di ragazzi che si sono radunati a Canicattì per il tradizionale appuntamento di Giovaninfesta.
Può essere utile ripensare alla celebrazione del X° anniversario della visita apostolica del Santo Padre del maggio 93. sono stati momenti di riflessione per ripercorrere quelle ore strepitose in cui il Papa incontrava i giovani, le forze sociali e le tante migliaia di persone che partecipando all’Eucaristia nella piana di san Gregorio hanno ascoltato l’anatema di Giovanni Paolo II contro la mafia.
Rileggere il contenuto di quei messaggi costituisce oggi un patrimonio immateriale, ma non per questo meno prezioso, per un’ autentica ricostruzione morale, sociale, culturale ed economica dell’Agrigentino. Questo patrimonio rappresenta una dote di inestimabile importanza che il Papa ci ha affidato per il nostro riscatto.
E, come non ricordare la celebrazione del Congresso Eucaristico Diocesano, dopo la staffetta di adorazione che ha coinvolto tutta la comunità ecclesiale agrigentina. Un momento di grazia che è coinciso con il 25° anniversario di episcopato di Mons. Ferraro, attorno al quale si sono stretti tutti i vescovi di Sicilia, guidati dal presidente della CESI il cardinale Salvatore De Giorgi.
I primi auguri li rivolgiamo a chi soffre, a chi ha più bisogno, ai più deboli, a chi non ha un lavoro e a chi lo ha perduto. Di pari passo li porgiamo a chi può operare per aiutare chi è in difficoltà, in primo piano politici e pubblici amministratori, affinché, orientati dalla ricerca del bene comune, siano capaci di organizzare la speranza del territorio.
Ma prima di congedare l’anno che si chiude, è senz’altro opportuno meditare sul messaggio del Papa per la Giornata Mondiale per la Pace che si celebra domani e in particolare sul tema dell’educazione alla pace che il Santo Padre indica come l’unico percorso pedagogico per costruire la pace nel mondo.
Un sereno 2004 da tutti noi di Telepace, dal direttore, dagli editori, dai redattori e dai tecnici.
Anche nel nuovo anno ci impegneremo per custodire la vostra fiducia.
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