ASSEMBLEA DIOCESANA
Notiziario di Telepace – venerdì 24.10.2003
ASSEMBLEA DIOCESANA
servizio di don Diego Acquisto
Assemblea diocesana in Cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo, nel pomeriggio di domenica prossima, 26 ottobre, a partire dalle ore 16,30, di tutti gli operatori pastorali, delle 194 Parrocchie della diocesi, per l’inizio ufficiale del nuovo anno di lavoro 2003-2004. Lo slogan scelto per questo significativo momento è “Coraggio ! Alzati ti chiama”, un versetto del Vangelo di Marco, (10,49), laddove viene riferito al povero cieco di Gerico, che Gesù aveva prestato ascolto al suo grido e ordinato di chiamarlo, con il seguito che tutti conosciamo. In questa Assemblea gli operatori pastorali tutti, impegnati nei diversi settori verranno simbolicamente chiamati dal Vescovo e sollecitati a spendere le loro energie per il Regno di Dio, nei diversi settori della pastorale parrocchiale, dalla catechesi per l’iniziazione cristiana dei fanciulli, alla pastorale familiare, ministeriale, degli organismi di partecipazione e corresponsabilità ecclesiale; dalla pastorale della liturgia a quella della Caritas, a quella del difficile campo della cultura e della comunicazione. Una pastorale, quella parrocchiale, chiamata a confrontarsi con gli stimoli, le iniziative formative, gli orientamenti del Dipartimento Pastorale della Curia, guidato da Don Mimmo Zambito, impegnato in un servizio sempre più complesso e difficile. Così del resto come la Parrocchia, che sicuramente sta vivendo notevoli difficoltà di trapasso culturale e sulla quale perciò, in questo momento, è concentrata la riflessione dei Vescovi italiani, che, proprio sulla Parrocchia, rifletteranno nella prossima assemblea straordinaria di Assisi, per arrivare possibilmente alla promulgazione di un vero e proprio Direttorio Pastorale il prossimo maggio.
Come dicevamo in un nostro precedente servizio, riferendo il pensiero di un autorevole pastoralista, “La parrocchia è percepita dalla gente come ‘casa di tutti’, ed una parrocchia è ‘missionaria’ se accetta che le persone che abitano il territorio possano trovarsi a loro agio, pur a diversi livelli di appartenenza alla fede e alla Chiesa. La parrocchia deve accompagnare le persone dentro questa diversità interiore, evitando ogni scelta élitaria”.
Sicuramente in fase di superamento, la visione di una Parrocchia come territorio, come pura e semplice struttura di servizi religiosi e caritativi, e ancora di più come agenzia di ritrovi comunitari o di pellegrinaggi. Ma, Parrocchia come Comunità di persone, che vivono la comunione evangelica e non soltanto amicale, nell’ascolto della Parola, celebrando l’Eucarestia, ubbidendo ai propri pastori, nella gioia fraterna.
In questa ottica, – come ha auspicato il recente Convegno di Brescia sul tema “Parrocchia e comunicazione del Vangelo nella nuova cultura mediale”, – “La comunicazione sociale riparte dalla parrocchia. Perché solo al suo interno può trovare quel valore aggiunto capace di affrancarla dalla semplice informazione e renderla annuncio, tensione evangelizzatrice”. Insomma, se Vangelo e Parrocchia vanno a braccetto da sempre, alle soglie del terzo millennio, in piena effervescenza multimediale, è bene riscoprire e valorizzare questo legame: “l’atto comunicativo – si è ripetuto più volte durante la tre giorni bresciana _ sarà efficace e vitale solo quando saprà mantenere un punto sicuro di riferimento all’interno di una comunità, quando unirà la dimensione del racconto alla verifica, e, se necessario, talvolta, anche alla critica”.
Il nostro Piano Pastorale Diocesano di quest’anno, auspicando all’interno di ogni Comnunità un forte impegno formativo, più che organizzativo, per mezzo del suo Pastore, ha definito la Parrocchia “luogo dove si può fare esperienza evangelica della gioia della presenza del Signore Gesù e del servizio alla volontà salvifica universale del Padre, alla quale la storia umana è destinata ad arrendersi”.
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