173° della nascita del Venerabile Padre Gioacchino La Lomia
Notiziario di telepace – martedì 02.03.2004
173° della nascita del Venerabile Padre Gioacchino La Lomia
servizio di don Diego Acquisto
Solenne celebrazione domani del 173° della nascita del Venerabile Padre Gioacchino La Lomia, nella Chiesa della Madonna della Rocca di Canicattì, officiata dai PP. Cappuccini, con due distinti momenti, il primo di carattere culturale ed il secondo di natura spirituale. Alle 16,30, infatti, ci sarà la presentazione del libro sul venerabile di Mons. Domenico De Gregorio – una nuova biografia, ricca di notizie, alcune anche del tutto inedite, che fanno conoscere ancora meglio questo figlio illustre della Città dell’uva Italia, figura luminosa della Chiesa Agrigentina; seguiranno quindi gli interventi del Presidente della Provincia Regionale, Dott. Vincenzo Fontana, e del Sindaco di Canicattì, Prof. Antonio Scrimali, intervallati dalla esecuzione di alcuni brani, da parte dei Cori dell’UNITRE e della Comunità Francescana Cappuccina, per concludere tutto, alle ore 18, con la solenne concelebrazione, presieduta dal nostro arcivescovo, Mons, Carmelo Ferraro, a cui parteciperà anche il Postulatore Generale delle Cause dei Santi Cappuccini, Padre FLORIO TESSARI. Una solenne commemorazione allora quella di domani, durante la quale padre Florio Tessari non mancherà di informare i fedeli sull’iter canonico del processo di canonizzazione riguardante il ven. P. Gioacchino, verso il quale le attese si sono fatte più vive ed è cresciuta l’ansia dei tanti devoti, da quando nell’aprile del 2002 il Papa ha firmato il decreto di venerabilità; primo significativo riconoscimento, il decreto di venerabilità, che ha sancito che le virtù cristiane esercitate da P. Gioacchino Lalomia, nel corso della sua vita terrena, hanno un carattere di eroicità, per il quale vale la pena di riflettere e pregare, in vista del successivo giudizio che dovrà proclamarlo beato. Ricordiamo che la tomba di P. Gioacchino La Lomia, costituita da un artistico sarcofago marmoreo, nella Chiesa della Madonna della Rocca di Canicattì, è meta continua di pellegrinaggi, provenienti non solo dai paesi vicini, delle province di Agrigento e Caltanissetta, ma anche da più lontano, da fuori Sicilia e persino dalle lontane Americhe. Una figura luminosa quella di P. Gioacchino Lalomia , nato a Canicattì il 3 marzo 1831 e morto il 30 luglio del 1905. Nato ricco, da una delle famiglie più facoltose d ella Città, è vissuto poveramente, abbracciando la vocazione religiosa, di francescano cappuccino, che lo portò ad essere predicatore instancabile, per dodici anni come missionario in Brasile, e poi sempre a Canicattì, da dove però la sua azione di evangelizzatore, si è irradiata in tanti paesi della Sicilia, ma soprattutto delle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo, dove P. Gioacchino o come affettuosamente veniva chiamato Patri Iachinu, è entrato nel vissuto quotidiano e tale è rimasto ancora, a distanza di quasi un secolo dalla sua morte, per l’esempio della sua vita di fede e di carità, per l’esempio della sua penitenza, per la concretezza ed efficacia del suo annuncio della Parola di Dio.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.