In margine all’esortazione apostolica “Gaudete et exultate” di PAPA FRANCESCO che opera tra “DELUSIONE” e CRESCENTE POPOLARITÀ

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Ricordare giova…riproponiamo all’attenzione dei nostri lettori alcuni spunti di una nostra riflessione sull’operato di Papa Francesco, pubblicata in data 3 gennaio 2016 sulla testata giornalisica online Agrigento Oggi: ci può essere utile, mentre Papa Francesco contnua a stupire per i suoi messaggi, come la recentissima esortazione apostolica “Gaudete et exultate”, con cui rilancia la vocazione alla santità possibile, anzi doverosa per tutti, in qualsiasi stato e condizione di vita ognuno si trovi a vivere….un sfida al perfezionismo della cultura di oggi ed al mito del superuomo.

Non è difficile trovare sul web notizie che parlano di delusione suscitata in alcuni da Papa Francesco. Tra i delusi, pare anche alcuni Cardinali contrari al suo modo di fare, deciso a eliminare privilegi e sempre con la battuta pronta per fustigare le vanità dell’alto Clero. Delusi un certo numero di Vescovi per i quali la nomina in una diocesi era solo il trampolino di lancio per un incarico di maggiore prestigio. Mentre adesso devono sentire un Papa che invita ad abbandonare ogni ambizione e spinge solo ad avere l’odore delle pecore. Delusa anche una parte del clero, quella formata anzitutto al rispetto rigido delle norme e disposizioni, e solo dopo sensibile al bene delle persone. Mentre ora questo Papa invita continuamente con le parole e l’esempio concreto a mettersi a servizio degli ultimi. Delusi anche non pochi laici abituati a un certo modo, e quindi tradizionalisti, che parlano di rovina certa per la Chiesa. Mentre altri laici, cosiddetti progressisti, parlano pure di rovina, ma in senso opposto, perché vor-rebbero che questo Papa fosse più deciso a usare tutti i poteri che ha per cambiare tempestivamente leggi e norme ecclesiastiche, che giudicano ormai chiaramente superate e già in ritardo eccessivo con i tempi di oggi. Come ad esempio la legge del celibato per i Presbiteri di rito latino.
In contrapposizione alla delusione e all’avversità di queste categorie, di fatto ci pare di potere però largamente, giorno dopo giorno, registrare tanta crescente empatia e tanto intelligente consenso da parte di una stragrande maggioranza di persone; persone magari prima non praticanti o addirittura lontane, se non apertamente ostili alla Chiesa. E tutto per il modo nuovo di fare di questo Papa Francesco. Insomma proprio per gli stessi motivi per cui gli altri provano delusione.
Sono chiaramente entusiasti di questo Papa i poveri, tanti, ma proprio tanti lontani ed emarginati, che hanno sempre visto e giudicato la Chiesa, unicamente come potenza terrena, distante se non indifferente alle loro problematiche esistenziali. Sono soddisfatti e contenti tutti quelli del Clero, (cardinali, vescovi, preti e diaconi) che da tempo, con un percorso più o meno autonomo, avevano maturato una diversa sensibilità umana e pastorale, in maggiore consonanza col Vangelo e meno con gli uomini rappresentativi dell’istituzione; come, per esempio, i cosiddetti preti di strada, che per questo erano debitamente tenuti a distanza, se non del tutto dimenticati ed emarginati. Così come tanti generosi laici ai quali veniva preclusa ogni possibilità di un’azione incisiva di rinnovamento. Adesso con questo Papa, che fa riscoprire il profumo di semplicità e di ricca umanità che si sprigiona dal Vangelo, non pochi affermano che quello che si era sognato e per cui tanto sofferto, è divenuto o si avvia decisamente a divenire una consolante realtà. E noi da questa testata on line, vogliamo dire: Bene Papa Francesco!
Auguri per il nuovo anno da questa terra agrigentina dove opera silenziosamente un cardinale-arcivescovo che porta il tuo stesso nome. E da questa terra di Sicilia, dove don Corrado Lorefice, cosiddetto “prete degli ultimi”, nuovo Pastore, da pochi giorni a servizio dell’arcidiocesi palermitana, ha iniziato a compiere segni straordinari di umiltà ed a lanciare messaggi spirituali salutarmente sconvolgenti.

3 gennaio 2016
Diego Acquisto

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